Fantastiche macchine volanti e città tra le nuvole sembrano roba da sogni, ma sono la quotidianità nello studio dell’artista argentino Tomás Saraceno. Con sede in un complesso industriale a più piani secolare nel quartiere berlinese di Rummelsburg, lo studio è animato da produzione, ricerca e sperimentazione da quando Saraceno è arrivato nel 2013. “C’è molto entusiasmo e curiosità qui”, dice, guidandoci attraverso gli spazi dove lui e il suo team lavorano.

E quale lavoro, non ultime sculture in vetro soffiato che costruiscono sulle “città nuvolose” dell’artista (un tema ricorrente nelle sue mostre) e la Fondazione Aerocene interna, che Saraceno ha istituito per esplorare l’idea del volo aereo senza combustibili fossili. Ha sviluppato palloncini triangolari che si alzano con il calore generato dal sole, viaggiano nel vento e atterrano con le correnti d’aria.

Proveniente da ambienti diversi come la biologia, la filosofia, l’architettura e l’ingegneria, le idee (e le nazionalità) del personale variano tanto quanto il lavoro che creano. I membri del team (che parlano principalmente inglese, italiano e spagnolo oltre il tedesco) si preparano per mostre, si occupano di logistica, producono oggetti da mostrare, osservano il comportamento enigmatico dei ragni (e persino archiviano le loro reti tridimensionali), lavorano su pubblicazioni stampate e sviluppano app. Man mano che lo studio cresce “i ruoli stanno cambiando”, dice Saraceno. “Si sta evolvendo in un’atmosfera ancora più bella.”