Mobilità all’estero
- motore, Rinaldo Ceccano
- Dicembre 3, 2020
Nel 2018 un piacevole caffè all’aperto per Giancarlo Ratti, allora responsabile dell’innovazione presso la più grande compagnia di assicurazioni del Perù, è stato interrotto da un conducente impaziente che, sconvolto dalla scelta di un compagno di viaggio di obbedire a un semaforo rosso, ha posato una mano pesante sul clacson. Non è stato un incidente isolato. Quell’anno la capitale del paese, Lima, è stata classificata come la terza città peggiore al mondo in cui guidare, secondo i dati della compagnia di navigazione Tomtom. “Direi che la congestione è dovuta per il 30% a infrastrutture [scadenti] e per il 70% a comportamenti scorretti”, afferma Ratti. Mentre le sue orecchie erano piene di clacson, ebbe un’idea: e se avesse registrato l’autista che infrangeva le regole? Potrebbe quindi inviare le prove video al comune, che potrebbe emettere una multa.
Solo un anno dopo, Lima si è piazzata al settimo posto, ancora poco invidiabile, anche se il traffico cittadino è destinato a migliorare ulteriormente ora che è stata lanciata la nuova app Vipa. Co-fondato da Ratti, affida le attività di polizia in caso di guida scorretta a cittadini che utilizzano lo smartphone. Gli utenti possono registrare un cattivo lavoro di parcheggio o una manovra sconsiderata e inviarlo alla città. “Le persone vogliono solo ordine”, afferma Ratti, spiegando che la spesa per telecamere del traffico e guardie non è una soluzione conveniente per ridurre la congestione causata da una cattiva guida. “L’unico modo per risolvere questo problema è coinvolgere i cittadini”.
Il primo mese intero di azione di Vipa ha visto più di 122.000 segnalazioni di violazioni a Lima. Secondo Ratti, la minaccia di essere denunciata ha quasi sradicato i cattivi parcheggi in diverse zone. Le violazioni del traffico potrebbero essere diminuite durante il blocco del coronavirus di Lima, ma i tempi di inattività hanno rivelato nuove possibilità: gli utenti hanno condiviso video di altre infrastrutture da riparare, dai parchi alle buche. I funzionari della città di Lima utilizzano i dati, ad esempio, per installare bidoni in aree in cui spesso si accumulano i rifiuti.
Il successo di Vipa ha portato a un’espansione in Ecuador e persino a un potenziale progetto pilota a New York. Ma Ratti non ha perso la concentrazione sul suo obiettivo iniziale: sbloccare lo stallo di Lima. Ha in programma di rimuovere la capitale peruviana dalle prime 20 peggiori città in cui guidare entro il 2022. Avanti tutta.