Greenwich

Negli ultimi 25 anni, lo sviluppatore britannico Knight Dragon ha cercato di creare qualcosa dal nulla nella penisola di Greenwich a Londra. I suoi 60 ettari di riqualificazione di un’area dismessa sul sito di un ex officina del gas ospitano numerosi elefanti bianchi, guidati dalla funivia che attraversa il Tamigi che non ti porta da nessuna parte in particolare.

Tutto questo cambierà con l’apertura del London Design District: un agglomerato di strutture a pochi piani che ospiterà 1.800 lavoratori, dai designer di mobili ai produttori di musica, a prezzi ridotti. L’ambizione è quella di utilizzare il mix selezionato di inquilini per creare una comunità creativa, qualcosa che normalmente si sviluppa organicamente nel corso di decenni. Anche se alcuni potrebbero pensare che questo stia forzando il problema, vale la pena ricordare che approcci simili hanno funzionato negli ultimi anni a Milano e Dubai, dove i quartieri del design sono stati curati, costruiti e ora prosperano.

In effetti, il London Design District si sta preparando al successo creando edifici su misura per le esigenze dei designer. “Avere uno spazio dedicato alle attività creative consente ai designer di svolgere al meglio il proprio lavoro”, afferma Helen Arvanitakis, direttrice del distretto. “Ad esempio, ci siamo assicurati di avere una luce naturale davvero buona che non provenga dalle finestre rivolte a sud, quindi non c’è abbagliamento per quelle negli edifici”.

Le 16 strutture qui, progettate da otto diversi architetti per garantire un vernacolo costruito diversificato, sono ravvicinate, creando un labirinto di vicoli e piazze pubbliche e un ambiente accogliente a misura d’uomo. È supportato anche da una programmazione intelligente: un campo da basket sul tetto accessibile al pubblico invita ad attività sportive spontanee; gli studenti della Ravensbourne University stanno già studiando sul posto a tutte le ore; e una mensa intelligente che ospita venditori di cibo della zona attira persone nel corso della giornata.

Tutto ciò ha contribuito a creare un ambiente urbano che ha reso questa sacca del sud-est di Londra un fiorente centro di attività a lungo termine, che si tratti di una comunità creativa o meno.

di Rinaldo Ceccano